Era il casino Slovenia

Si era svegliato con quel tipico senso di aver sognato qualcosa di incredibilmente realistico, qualcosa che valeva la pena andare ad analizzare da sveglio, che lo incuriosa, ma, come spesso accade in queste occasioni, non riusciva assolutamente a ricordare cosa avesse sognato la notte precedente. Si era sforzato, inizialmente, di ricordare, poi, tra una cosa e l’altra, aveva dimenticato, anche se quella sensazione di stranezza che tipicamente accompagna certi sogni lo aveva accompagnato per quasi tutto il giorno. La sera era andato a giocare a calcio, e lo sport gli aveva fatto dimenticare tutto. Era rientrato a casa dopo un paio di birre post-partita con una bella pace dei sensi, pronto per andare a coricarsi serenamente e farsi una bella dormita.

La mattina seguente, con suo grande disappunto, era successa la stessa cosa: ancora una volta non ricordava assolutamente nulla dei suoi sogni, eppure c’era qualcosa che voleva ricordare a tutti i costi. Perché non ci riusciva? Quella mattina si era sforzato a lungo di ricordare, almeno qualche particolare, qualche dettaglio significativo, ma proprio non c’era verso. La faccenda era andata avanti per un’intera settimana. Ogni mattina la stessa, noiosissima storia, lo stesso fastidio. Poi, per fortuna, era passata. All’ottavo giorno aveva sognato qualcosa di sciocco che ricordava benissimo e che non lo turbava affatto.

Qualche mese dopo era in viaggio per lavoro. Il capo lo aveva mandato a verificare lo stato degli affari al casino Slovenia. Quando aveva sentito il boss pronunciare le parole “casino Slovenia” gli si erano rizzati i peli lungo la schiena, ma non aveva capito perché. Al casino Slovenia ci era già stato varie volte in passato, era un posto come un altro, niente di strano o particolare.

Più tardi mentre guidava, però, il suo corpo aveva nuovamente reagito così: la prima volta quando aveva passato una stazione di servizio, la seconda quando aveva notato un cartellone pubblicitario che invitava la gente a tentare la sorte al casino Slovenia. Non ci aveva dato troppo peso ed era arrivato a destinazione nel tardo pomeriggio.

Aveva lasciato la sua borsa nella stanza dovrebbe avrebbe dormito quella notte e, come di consueto, era sceso per andare a giocare un po’, ma non appena era entrato nella sala dove si accomodava di solito, aveva percepito un senso di enorme disagio, qualcosa gli diceva di uscire subito da li. All’improvviso il sogno che non riusciva a ricordare, quello che lo aveva tormentato per una settimana, era chiaro nella sua mente. Ed era agghiacciante. Si voltò di scatto per uscire, ma non ne ebbe il tempo. Il casino Slovenia fu colpito da una violenta esplosione che mandò in aria tutto l’edificio e le persone che si trovavano al suo interno. Nessuno sopravvisse.…

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